martedì 29 dicembre 2009

Piovono pietre da un cielo di cotone


Questa era la realtà. Una realtà con cui, una volta o l'altra, bisognava pur decidersi a fare i conti. E questa realtà raccontava in giro che non c'era alcun futuro per noi. No. Solo un'eterno presente, sospeso, liquido amniotico, come un dolore straordinariamente dolce. Questa era la realtà.
La realtà. In un paese civile, la realtà, dovrebbe essere proibita.


Aveva appena riagganciato, e diceva a se stesso:

"Visto?...Non mi ha fatto male".

Cinque minuti più tardi, poteva sentire l'uggiolina gelatinosa che colava, sgocciolante, tra il petto e lo stomaco. In certe circostanze, il modo in cui è fatto il cuore, ricorda da vicino un Uovo. Una piccola crepa sul guscio lascia colare, giù, il suo albume.
Lentissimamente.



2 commenti:

  1. ..e nel primo giorno dell'anno ci stiamo ancora chiedendo chi potrà aiutarci a fare chiarezza. In fondo, il mondo visto da qui non è neppure brutto. Ma prima o poi dovremo svegliarci..

    RispondiElimina
  2. e non mi sento al sicuro
    neanche se mi copro il viso
    finche rimango qui
    all'ombra del tuo sorriso
    all'ombra di te sospesa
    a volte a testa in giù

    RispondiElimina