mercoledì 18 novembre 2009

Dialogo tra un uomo inadeguato e un operatore di piercing





Dopo una meticolosa ricerca della porta di ingresso, smarrito in una specie di labirinto a specchi, mi imbatto nel Tedesco, uomo dei piercing alto due metri, pieno di piercing, biondo, occhi di ghiaccio, stessa faccia e stessa voce identica della guardia delle SS che ne “La vita è bella”, quando Dora si presenta alla stazione per impedire che facciano salire Guido, Giosuè e lo Zio sul treno per il campo di concentramento, le risponde: “non c’è errore.”

T: Salve
N: Salve, vorrei uno di quei piercing a cerchietto con la pallina, ma fine però, perché ho il buco fatto con la pistola…
T: Ahi. Male. Seguimi.
N: Eh, lo so…l’ho fatto ai vecchi tempi…quando…quando….


Oltrepassiamo il vetro dietro il quale un ragazzo si morde una mano mentre il tatuatore gli scolpisce il braccio. Rumore di motosega. Sembra di essere dal dentista. Però ci sono più teschi. Il dentista deve essere il Colonnello Marlon Brando Kurtz, direttamente da Apocalipse Now. Entriamo in una stanza asettica, bianca, con un lettino.

T: Siediti.
N: Ah, ah, ah, che fai?! Tocchi?!
T: Siediti.
N: Ma perché?? me lo metti te???
T: Si.
N: Ooooh! No, no, non importaaaa, grazie!
T: Ci penso io, all’inizio è difficile da mettere.
N: Via, ma fammelo vedere, prima.
T: Vieni.

Ci spostiamo in una stanza adiacente. Il Tedesco apre alcuni cassetti.

N: Ma, ma, ma..ce l’hai anche di quelli scuri, tra l’altro?
T: Si.
N: Oh, oh, oh! Davvero?
T: Te lo giuro.
N: Fantastico!
T: Eccolo.
N: Ah, bene! Quant’è?
T: Te lo metto in un sacchettino, allora?
N: Oh! Si, grazie!
T: Spendi quindici.
N: Ecco a te! Grazie mille eh!
T: Di niente.
N: Ciaooo, ciaoooo!


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